La Commissione Giustizia e Pace della Conferenza episcopale di Angola e São Tomé (CEAST) ha lanciato il progetto "Foresta Laudato si'" nella diocesi di Kuito-Bié.
Si tratta di un progetto che mira a contrastare la logica della deforestazione in atto in tutto il Paese, e la conseguente desertificazione, che avanza soprattutto nel sud-ovest dell'Angola.
Nel marzo 2018, i vescovi angolani hanno lanciato questa iniziativa nel deserto della Namibia. In quell'occasione, alla Commissione episcopale per la giustizia e la pace è stato affidato il compito di occuparsi di questo progetto nel deserto namibiano, e insieme di creare una "Foresta Laudato si'" in ogni diocesi del Paese.
Da allora, una prima "Foresta Laudato si'" è sorta nella diocesi di Benguela, mentre il 22 aprile scorso ne è stata inaugurata un'altra, appunto nella diocesi di Kuito-Bié .
La segretaria esecutiva della Commissione episcopale per la giustizia e la pace, Leonor de Freitas, ha spiegato che il progetto della "Foresta Laudato si'" mira a "riforestare alcune aree del Paese, promuovendo più spazi verdi, con l'obiettivo di proteggere l'ambiente".
Inoltre, l'iniziativa prevede di "lanciare campagne di rimboschimento come parte della mobilitazione e della sensibilizzazione per la protezione della nostra casa comune, e di promuovere eventi che sostengono la protezione dell'ambiente".
Si tratta quindi di "una risposta all'attuale crisi ambientale, che origina dalla mancanza di consapevolezza circa la necessità di aver cura responsabilmente del creato - avverte Leonor de Freitas - e riguardo le conseguenze che la mancata cura può produrre, come l'incenerimento nelle aree rurali - con emissioni di gas -, lo smaltimento inadeguato dei rifiuti nelle aree urbane e periurbane, nonché lo scarico di sostanze inquinanti in fiumi, laghi e mari".