Si è svolto ad Abidjan, presso il Ministero degli Affari Esteri della Costa d’Avorio, dal 13 al 15 novembre 2019, il Seminario “Sviluppo umano integrale: cammino di pace, cammino per il futuro” (Développement humain intégral : chemin de paix, chemin d’avenir).
L’evento è stato organizzato dal Ministero per gli Affari Esteri della Costa d’Avorio (che ha coordinato la partecipazione di altri dipartimenti del Governo ivoriano, dei capi religiosi e dei responsabili della società civile del Paese), dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e dalla Nunziatura Apostolica nel Paese, in collaborazione con la Conferenza Episcopale.
Tra i relatori della sessione inaugurale, sono intervenuti S.Ecc. Marcel Amon-Tanoh, Ministero degli Affari Esteri; S.Em. il Cardinale Jean-Pierre Kutwa, Arcivescovo di Abidjan; S.Ecc. Mons. Ignace Bessi Dogbo, Presidente della Conferenza Episcopale; lo Cheick Ayman Boikary Fofana, Presidente del Consiglio Superiore degli Iman e delle Moschee di Costa d’Avorio; Mons. Bruno-Marie Duffé, Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Mons. Duffè è stato accompagnato da Padre Luca Marabese, Incaricato d’Affari a.i. della Nunziatura, e da Tebaldo Vinciguerra, Officiale del Dicastero. La partecipazione a questo evento è stata anche l’occasione di incontri privilegiati con i Vescovi del Paese, con alcuni docenti dell’Università Cattolica dell’Africa dell’Ovest, con il Primo Ministro, S.Ecc. Amadou Gon Coulibaly, con la Ministra della Salubrità, S.Ecc. Anne Désirée Ouloto, e con il già menzionato Ministro degli Affari Esteri.
Al Seminario hanno partecipato un centinaio di persone tra funzionari, sacerdoti e religiose, imam, studenti e professori universitari, rappresentanti della società civile.
Durante i lavori sono stati affrontati temi quali: l’incontro, la riconciliazione e l’ascolto; il rafforzamento del tessuto sociale, l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e la giustizia sociale; le molteplici vulnerabilità della persona umana e i suoi diritti; l’ispirazione che viene dalla Fede per costruire la pace; il dialogo e la coesistenza tra etnie e religioni; l’auspicio di uno sviluppo che non si limiti agli aspetti materiali della vita; la responsabilità dei dirigenti politici nello sviluppo di un Paese e nella promozione della pace; la tutela delle risorse naturali del Paese; l’accesso ai servizi sociali.
I partecipanti hanno potuto visitare alcune iniziative meritevoli nelle città di Abidjan e Grand-Bassam, tra le quali un progetto di inserimento e formazione del Gruppo Abele e l’associazione musulmana “Consolation” che accompagna i parenti di persone ospedalizzate o in fin di vita, nel Centro ospedaliero di Treichville.
Il pomeriggio del 15 novembre (data in cui la Costa d’Avorio celebra la Giornata nazionale della Pace), presso la Grande Moschea della Riviera Golf ad Abidjan, un Vescovo ivoriano ha letto il Documento sulla Fratellanza Umana (firmato congiuntamente da Papa Francesco e dall’Imam Ahmad Al-Tayyeb della Moschea Al-Ahzar). La mattina dello stesso giorno, al termine di una messa presieduta dal Cardinale Arcivescovo di Abidjan nella parrocchia Saint Jacques del quartiere Deux-Plateaux, il Documento era stato letto anche da un Imam del Consiglio superiore delle moschee e degli imam in Costa d’Avorio.