"Oggi, nel giorno in cui si fa memoria dell’unità nazionale, attraverso l’arte desideriamo unirci a tutti gli italiani per testimoniare che l’Italia spera e lavora per il futuro proprio e dell’intera famiglia umana. Non vogliamo dimenticare il dolore e la sofferenza di tanti, le angosce vissute da tutti, il timore per la vita economica e sociale che ci attende". Così Suor Alessandra Smerilli, economista e docente alla Pontificia Università Auxilium, prima del concerto del tenore Francesco Grollo, organizzato in occasione della Festa del 2 giugno 2020 all'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallazani di Roma, assieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La bellezza gratuita dell'arte, ha detto ancora Suor Smerilli, "ci aiuta a pensare e a desiderare la realizzazione di una società che abbia al centro la persona umana nella sua totalità, dove nessuno sia escluso. Contrappone all’ideologia dell’utilitarismo e dello scarto, la dignità degli uomini e delle donne. Ci porta a pensare ad una società di pace, dove risiedono mutua fiducia e compassione. L’arte, il bello, ci insegnano ad aprirci verso gli altri e verso l’altro, stimolano la conoscenza reciproca ed il mutuo aiutarsi. Una comunità umana di condivisione e compassione per il comune destino".
E ricorda come il luogo del concerto sia stato scelto perchè "da qui sono partiti i primi bollettini medici, e cura e ricerca, in un grande spirito di squadra, sono andate avanti insieme, nella consapevolezza della gravità della situazione, ma anche nella calma razionalità di chi vuole mettercela tutta per non lasciarsi sopraffare dalla situazione e cerca di salvare le vite umane, tutte, nessuna esclusa".
(foto nel riquadro piccolo da: farodiroma.it)