Il Prefetto si è rivolto all'assemblea pastorale della diocesi di Malakal, invitando tutti a ricordare che le attività caritative della Chiesa sono parte degli sforzi di evangelizzazione. Quindi ha incontrato diverse autorità, tra cui il Governatore dello Stato dell'Alto Nilo, mostrando apprezzamento per l’impegno profuso nell’accoglienza dei rimpatriati e dei rifugiati dal Sudan.
L'8 febbraio, Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la Tratta di Persone, il Cardinale Michael Czerny ha presieduto una Messa a Malakal, nella chiesa di Santa Giuseppina Bakhita. Durante l'Eucaristia ha ordinato 3 diaconi.
Nell'omelia il Prefetto ha sottolineato che "la storia di Santa Giuseppina Bakhita è una storia di speranza, dalla prigionia e dalla schiavitù fino all’incontro con Dio in un convento di suore. Quando finalmente fu liberata, scelse di dedicarsi totalmente a Dio ed entrò nella vita religiosa. Come religiosa, condivise la sua storia di prigionia e schiavitù... Nonostante le sofferenze, e più tardi, nonostante la malattia, rimase serena, seguendo sempre il volere del suo Maestro, Gesù Cristo. In tutto questo, Santa Giuseppina Bakhita ci dà un forte esempio di speranza anche in circostanze terribili".
"Tornando al Sud Sudan di oggi – ha proseguito il Card. Czerny - in ogni luogo è necessario essere molto svegli e attenti, per rimanere fedeli al Dio di Gesù Cristo, che è il Dio della pace, il Dio dell'Amore, il Dio del perdono, il Dio della riconciliazione, il Dio del benessere e il Dio della vera bontà e della vera felicità".
Prima di concludere il viaggio, il Prefetto ha benedetto una barca che la Caritas locale utilizzerà per trasportare migranti e rifugiati attraverso il fiume Nilo, da Renk a Malakal.