Incontri nelle "piazze del cielo"
La visione del mondo è stata fortemente ridimensionata dall’incremento e dallo sviluppo tecnologico dei mezzi di trasporto. Secoli fa la velocità di locomozione era limitata alla semplice andatura umana e il trasporto del materiale si restringeva a ciò che l’uomo poteva portare. L’invenzione della ruota e l’utilizzo di alcuni animali addomesticati hanno favorito fortemente la mobilità. Quando la barca è stata sostituita dalla nave e l’uomo, grazie allo sviluppo tecnologico, ha potuto orientarsi con una precisione accettabile sugli immensi oceani, la globalizzazione ha fatto un grande passo avanti.
I crocevia della mobilità moderna
Durante l’ultimo secolo l’uomo ha spostato decisamente le frontiere della mobilità con l’invenzione dell’aereo. Pochi anni dopo il primo volo di Charles Lindbergh, che attraversò l’Atlantico (1927), oggi parecchie migliaia di persone sorvolano quotidianamente questo oceano con una velocità sorprendente e con una sicurezza di quasi il100%.
Se le vie aeree rappresentano le autostrade della mobilità moderna, gli aeroporti sono i crocevia del villaggio mondiale. Ogni giorno migliaia di persone li attraversano. Vi sono persone che partono per le vacanze; altri invece si recano verso incontri importanti; altri ancora sono in pellegrinaggio per approfondire e rafforzare la loro fede; per alcuni questo viaggio significa un cambiamento radicale nella loro vita, poiché sperano di trovare benessere e felicità. Gli aeroporti internazionali sono lo specchio del mondo; vi si trova gente di tutte le razze, culture e religioni.
Nell’aeroporto la vita non si ferma mai. Grazie all’impegno di molte centinaia di persone il traffico in questi crocevia è organizzato in modo molto preciso. Nessun aereo può partire se non c’è l’assoluta certezza che il volo sia sicuro e durante tutto il viaggio viene costantemente tenuto sotto controllo. Negli aeroporti internazionali sono effettuate più di 60 operazioni di atterraggio o di decollo all’ora. Tutti gli aerei ricevono le istruzioni dalla torre di controllo per atterrare e consentire ai passeggeri e al loro bagaglio di arrivare al posto stabilito. Durante la sosta l’aereo viene pulito, ricaricato di carburante e rifornito di snack, pasti e bevande. Inoltre l’aeroporto deve essere adeguato alle nuove tecnologie. Tutto questo richiede l’impegno di moltissime persone, dotate di grande responsabilità, perché – purtroppo – nel cielo una sola distrazione talvolta può essere fatale.
Il ruolo della Chiesa
Durante gli ultimi decenni il ruolo degli aeroporti internazionali ha subito una radicale trasformazione, sono diventati vere “piazze” in cui è possibile soddisfare la maggior parte delle esigenze. Fin dall’inizio anche la Chiesa ha trovato una sua collocazione in questo ambiente. In molti aeroporti internazionali c’è una cappella e/o un luogo di preghiera e meditazione interreligiosa. Molti passeggeri e impiegati avvertono l’esigenza di raccogliersi in un luogo di preghiera, anche se circondati da un ambiente frenetico. Come si evince dalle riflessioni e intenzioni che vengono spesso annotate sul registro nella cappella, molte persone sentono la necessità di affidarsi a Dio e di renderLo parte integrante della loro vita.
Il cappellano svolge un mestiere delicato e importante, anche se difficilmente descrivibile. Si tratta di una presenza, una testimonianza del Cristo Risorto. Sebbene il rapporto che i passeggeri instaurano con il cappellano, sia di solito piuttosto breve, esso può essere molto significativo. In lui gli impiegati trovano un valido aiuto che può manifestarsi sotto forma di una parola consolante e soprattutto un animo comprensivo. Essendo una persona competente è in grado di intuire i momenti di tensione e di difficoltà e di saperli gestire adeguatamente.
Avvalendosi dell’aiuto di volontari, il cappellano gestisce la cappellania. Tenta di stabilire anche un dialogo con i rappresentanti delle altre religioni.
Per condividere le esperienze, per imparare gli uni dagli altri, i cappellani si sono organizzati anche a livello internazionale. I cappellani cattolici del mondo si incontrano ogni due anni durante un Seminario organizzato da questo Pontificio Consiglio. Negli Stati Uniti i cappellani cattolici hanno costituito la National Conference of Catholic Airport Chaplains (NCCAC) e programmano ogni anno una Conferenza. Anche a livello europeo i cappellani si sono organizzati.
Gli aeroporti internazionali, essendo diventati dei luoghi di incontro del nostro ‘villaggio globale’, sono assimilabili all’Areopago di Atene, dove San Paolo annunziò il Vangelo, usando un linguaggio adatto e comprensibile in quell’ambiente. Il Santo Padre propone questo Areopago come “simbolo dei nuovi ambienti in cui si deve proclamare il Vangelo.” (RM, 37) Nei Direttivi Pastorali per l’Aviazione Civile i cappellani cattolici descrivono il loro compito con queste tre parole: testimonianza, proclamazione e presenza (Catholic Civil Aviation Pastoral Directives, 9-15). Così essi intendono partecipare alla missione universale della Chiesa di proclamare la Buona Novella a tutti.