"La responsabilità è comune e condivisa: si tratta di ricostruire il tessuto delle relazioni umane, di accogliere e rimettere la persona al centro delle nostre comunità, come fece il Buon Samaritano sulla via di Gerico. La sfida è quella di evitare il rischio di disumanizzazione sottolineando i valori che proteggono la nostra umanità e ci avvicinano al disegno di Dio per ciascuno di noi, quello della felicità della fraternità nell’unica famiglia umana".
E' un passaggio del Messaggio del Card. Michael Czerny, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, alla Riunione del Comitato Cattolico per i Gitani (CCIT), che si è svolta a St. Ottilien, in Germania, dal 22 al 24 aprile. Nel testo, il Card. Czerny evidenzia che il tema scelto per l'incontro, "Ospitalità reciproca", mentre crescono in Europa le tensioni dovute al conflitto fra Russia e Ucraina, "è un atto di guerra contro la guerra, una vera sfida: non solo per le comunità rom, ma per ogni nazione e società".
L'incontro - che si è svolto in presenza dopo due anni di pausa dovuta alle restrizioni imposte dalla pandemia - ha poi trattato i seguenti argomenti: la promozione umana e spirituale dei Rom e il loro impegno a vivere il Vangelo; la sensibilizzazione delle Chiese e delle comunità cristiane per un efficace riconoscimento ed inserimento dei Rom; la ricerca di una collaborazione fattiva con i membri di altre Chiese.
Qui il testo completo del Messaggio.