A partire dalla fine del 2023, tutti gli australiani avranno la possibilità di votare un referendum per riconoscere formalmente le popolazioni aborigene e quelle delle isole dello Stretto di Torres come i primi abitanti del Paese e per sancire nella Costituzione l'istituzione di una voce indigena in Parlamento.
Sulla scia di questa iniziativa, la Conferenza episcopale cattolica australiana (ACBC) ha pubblicato una dichiarazione intitolata "Ascoltare, imparare, amare - Un nuovo impegno con le popolazioni aborigene e delle isole dello Stretto di Torres", come contributo nella promozione della giustizia sociale. L'obiettivo del documento è incoraggiare tutti i cattolici e le persone di buona volontà ad impegnarsi ad ascoltare le sorelle e i fratelli aborigeni e delle isole dello Stretto di Torres e ad imparare da loro. L'arcivescovo Timothy Costelloe SDB, presidente dell'ACBC, e John Lochowiak, presidente del National Aboriginal and Torres Strait Islander Catholic Council (NATSICC), introducono la dichiarazione nel video allegato.
Grazie alla collaborazione del National Aboriginal and Torres Strait Islander Catholic Council (NATSICC), la Dichiarazione affronta le numerose ingiustizie che i popoli nativi hanno dovuto affrontare dalla colonizzazione ad oggi. Ma riporta anche i molti sforzi e i risultati ottenuti da diverse comunità delle Prime Nazioni per affrontare questi problemi.
Pur riconoscendo la responsabilità della Chiesa nelle ingiustizie perpetrate in passato, i vescovi sottolineano gli sforzi che la Chiesa sta compiendo per essere solidale con le popolazioni aborigene e delle isole dello Stretto di Torres, dai primi giorni della colonizzazione fino a oggi. A testimonianza di ciò, scrivono: "Alla luce di tutto ciò che abbiamo sentito e imparato dalle nostre sorelle e dai nostri fratelli aborigeni e delle isole dello Stretto di Torres, diciamo: "Vi amiamo e ci impegniamo a camminare al vostro fianco nella vostra lotta per la giustizia"".
Questo amore è caratterizzato dall'impegno all'incontro e al dialogo, dalla reciprocità, dall'accompagnamento reciproco e dal desiderio di mettere l'altro al centro della nostra attenzione: "Uniamoci nell'amicizia e nell'amore per dimostrare a tutti che l'amore non solo può cambiare le vite individuali, ma che può cambiare in meglio la società".
La dichiarazione si conclude con alcune azioni quotidiane da intraprendere per rendere concreto questo impegno, come ad esempio mettersi in contatto con i ministri cattolici aborigeni diocesani, informarsi sulla storia degli aborigeni e delle popolazioni delle isole dello Stretto di Torres, partecipare a eventi e cerimonie organizzate dai popoli aborigeni e delle isole dello Stretto di Torres locali, ecc.