«Nel celebrare la Domenica del Mare, siamo invitati a ricordare i circa 1.200.000 marittimi di ogni nazionalità, che professano fedi diverse, costretti a vivere per svariati mesi nello spazio ristretto di una nave, separati dalle loro famiglie e dai loro cari, senza poter partecipare agli eventi famigliari più importanti e significativi (compleanni, laurea, ecc.) ed essere presenti nei periodi di prova e difficoltà, quali la malattia e la morte». Così il Cardinale Peter A. K. Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, nel Messaggio per la Domenica del Mare che si è celebrata lo scorso 8 luglio.
Nel testo il Card. Turkson evidenzia le difficoltà che la gente del mare affronta quotidianamente: la negazione del permesso di sbarcare e, per i cappellani e i volontari, di visitare le navi; il rischio di subire atti di violenza in mare e di pirateria; l'abbandono di navi ed equipaggi, spesso senza cibo né salario, in porti lontani da casa.
Infine, in linea con quanto espresso nell’Enciclica Laudato Sì, il Prefetto conferma il sostegno del DSSUI agli sforzi dell'Organizzazione Marittima Internazionale (OMI) volti alla prevenzione dell'inquinamento marino da plastica, alla diminuzione delle emissioni di gas serra prodotte dalle navi, e per l’uso di carburanti più puliti in mare.