“La promozione della giustizia e della pace è una chiamata permanente che comincia da ciascuno di noi, nel proprio cuore, e va condivisa con chi è nel bisogno”. Così il Card. Peter K.A. Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, all’evento “Ritorno in Africa: Gli anonimi della fede – in missione per le missioni” organizzato mercoledì 30 gennaio dalla Onlus “Moto for Peace” presso la Scuola Superiore di Polizia.
Nel corso della conferenza, cui hanno preso parte il Presidente di “Moto for Peace” Bernardo Lepore, il Prof. Luigi Vernieri dello IED, Don Ruggero Ramella, che segue da tempo le iniziative della Onlus, i giornalisti Felice Cipriani e Costanza Miriano, sono stati presentati un video e un libro fotografico celebrativi del viaggio svolto in Africa nel 2018, nel corso del quale l’Associazione ha portato aiuti umanitari ai missionari cattolici presenti nei sette Paesi visitati: Sudafrica, Namibia, Angola, Zambia, Zimbabwe, Botswana, Lesotho. Sono loro gli “anonimi della fede”, a cui “Moto for Peace”, con il contributo dello IED di Roma e il supporto del Dicastero, ha voluto dare un volto. "Lo sviluppo infatti è il nuovo nome della pace", ha detto ancora il Card. Turkson, citando Paolo VI, e "solo con la pace si costruisce un clima favorevole al bene comune di ogni uomo – società - cultura - popolo – nazione, perché non c’è pace senza sviluppo e non c’è sviluppo senza pace e giustizia!".
"Moto for Peace” è un’associazione costituita da rappresentanti delle forze di polizia a livello internazionale, che dal 2001 realizza attività di soccorso umanitario e progetti di sviluppo, attraverso raccolte fondi e campagne di sensibilizzazione.
La prossima missione si terrà in America Latina e vedrà ancora la partecipazione e il supporto economico e di partnership da parte del DSSUI.