Suor Smerilli partecipa a una conferenza sullo sviluppo umano integrale a Lisbona

Il Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale interviene nella Sala delle Esposizioni dell'Università Cattolica Portoghese per parlare di sviluppo umano integrale.

Suor Smerilli partecipa a una conferenza sullo sviluppo umano integrale a Lisbona

La conferenza intitolata 'Sviluppo umano integrale: percorsi verso il bene comune' si tiene dal 9 al 10 gennaio 2025, presso l'Università Cattolica Portoghese di Lisbona, e l'11 gennaio 2025, presso il Centro Culturale Brotéria (Lisbona).

Questa costituisce la conclusione del Programma di post-dottorato in Sviluppo umano integrale, promosso dalla Scuola Dottorale La Catholica e Porticus (CADOS), dove ogni due anni sette ricercatori realizzano progetti al fine di migliorare la condizione dei gruppi vulnerabili presenti nella società portoghese.

La conferenza finale ha, quindi, lo scopo di condividere i risultati di questi progetti di ricerca multidisciplinari e di dialogare con personalità illustri provenienti da tutto il mondo, che possono essere d'ispirazione, per esplorare nuovi percorsi in nome del bene comune.

Tra questi, Suor Alessandra Smerilli, Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale (DSSUI). Nel suo discorso, ha ricordato che "lo sviluppo non è mai solo uno sviluppo economico", ma riguarda l'intera persona umana, in tutti i suoi ambiti.

Ha anche discusso le sfide e le opportunità delle società attuali, concentrandosi su ciò che papa Francesco chiama il paradigma tecnocratico, che “consiste nel pensare ‘come se la realtà, il bene e la verità sbocciassero spontaneamente dal potere stesso della tecnologia e dell’economia’” (LS, 105). Ma non c'è spazio per la rassegnazione, e il programma post-dottorale del CADOS ne è la prova, ha sottolineato il Segretario del DSSUI.

Quindi, S. Smerilli ha parlato dei possibili percorsi da intraprendere, riferendosi al paradigma della cura: "è necessario cambiare le norme sociali del lavoro e della cura: il lavoro e la cura sono interconnessi, e non saremo in grado di valorizzare la cura se non ristrutturiamo il modo in cui comprendiamo il lavoro".

Ha, poi, concluso citando il libro di Papa Francesco Ritorniamo a sognare: "Dobbiamo trovare modi per trasformare coloro che sono stati scartati in attori di un futuro nuovo". L'intervento si è concluso con un momento di dialogo aperto e dibattito tra il Segretario del DSSUI e il pubblico.

10 gennaio 2025