La Chiesa cattolica in Romania e in Bulgaria promuove lo sviluppo umano integrale

Realizzazione di un polo educativo per trasmettere i valori cristiani

La Chiesa cattolica in Romania e in Bulgaria promuove lo sviluppo umano integrale

La Chiesa greco-cattolica in Romania è impegnata nella realizzazione di un polo educativo, dalla scuola dell’infanzia alle superiori, nella città di Blaj per trasmettere valori cristiani.

Questa iniziativa nell’arcieparchia di Alba Iulia e Făgăraş, nel Nord della Romania, è una occasione per la Chiesa di trasmettere alle nuove generazioni i valori cristiani e offre la possibilità di emanciparsi attraverso lo studio.

In una società, come quella rumena, dove la secolarizzazione avanza rapidamente, la Chiesa greco-cattolica considera l’educazione - come sottolineato dal vescovo ausiliare dell’arcieparchia di Alba Iulia e Făgăraş Mons. Cristian Crişan - uno strumento valido per la promozione dello sviluppo umano integrale dei bambini e dei giovani e per contribuire alla costruzione della società.

In Romania, nel periodo del regime comunista, vennero confiscate migliaia di Chiese greco-cattoliche, la maggior parte delle quali non sono ancora state restituite nonostante siano passati decenni dalla caduta del comunismo.

Nella città di Blaj anche la scuola secondaria di secondo grado, sorta intorno alla cattedrale greco-cattolica della città, fu confiscata dallo Stato; questa è stata restituita alla Chiesa greco-cattolica ma ora necessita di un importante opera di ristrutturazione per diventare un polo educativo per le giovani generazioni, così come auspicato dalla Chiesa greco-cattolica: 

 

 

Durante il suo viaggio apostolico in Romania nel 2019, Papa Francesco ha beatificato sette vescovi greco-cattolici martiri. 

Anche in Bulgaria la Chiesa cattolica è in rinascita perché vive ancora le conseguenze del periodo comunista. Durante il ventennio di regime, tutti i beni della Chiesa furono confiscati e i vescovi allontanati dai fedeli e perseguitati. La trasmissione della fede è stata possibile grazie alle nonne.

Dopo la caduta del comunismo nel 1989, i missionari sono tornati a predicare ed evangelizzare il Paese. Come sottolineato dal Vescovo della Diocesi di Nicopoli, Mons. Strahil Veselinov Kavalenov, oggi si avverte un profondo desiderio di riscoprire le radici culturali e tradizionali della Bulgaria. 

08 agosto 2024