Il Progetto degli Incontri della Tripla Frontiera nasce nel 2002 dalle Pastorali di INCAMI - Pastorale della Mobilità Umana del Perù e della Bolivia – per dare seguito al monitoraggio permanente dei movimenti migratori nell’America Latina svolto dai Padri Scalabriniani in coordinamento con i Vescovi della Frontiera.
L’incontro di Tacna ha come fine quello di definire nuovi obiettivi, alla luce del quadro attuale dei flussi migratori nella zona di frontiera e di quanto stabilito negli incontri precedenti, per poi ratificare una dichiarazione finale dell’assemblea.
Ogni giurisdizione ecclesiastica coinvolta nel progetto potrà portare all’incontro, oltre che il proprio Vescovo, anche i membri laici responsabili della Pastorale della Mobilità Umana e delle case di accoglienza.
Sarà questa l’occasione per presentare il lavoro svolto da ciascuno e parlare delle sfide e difficolta incontrate negli ultimi due anni. Segue un lavoro in gruppi per identificare le buone pratiche, le sfide e le proposte per la Pastorale del Migrante. A conclusione, ci sarà una conferenza stampa di presentazione della Dichiarazione finale dell’Incontro.
Durante il soggiorno in Perù, i partecipanti avranno, altresì, modo di visitare la Casa del Migrante “Santa Rosa”, attiva dal 2015 a Tacna, ad opera dei Padri Scalabriniani. Assisteranno, altresì, all'opera teatrale “Pabellón y su gran nariz” (realizzata dall’ UNHCR), che narra una storia di migrazione e inclusione attraverso gli occhi di un cane.
Grazie alla presenza degli agenti pastorali e a partire dagli Incontri della Triplice Frontiera, che hanno cadenza biennale, sono nate le “Casas de Atención” (Case di cura) per le persone migranti. In seguito, sono stati stretti accordi di cooperazione con organismi internazionali e con istituzioni della Chiesa che lavorano nel campo della migrazione, della tratta di persone e la formazione di una Pastorale della Mobilità Umana Diocesana.